Tipi di inventario

Cosa sono i tipi di inventario

I tipi di inventario sono vari modi e metodi consentiti per effettuare un inventario in azienda, in modo da creare un inventario di beni, merci e altre attività, nonché di tutti i debiti.

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    Tempo di lettura: 5:00 min

    Come si effettua un inventario?

    Per registrare con precisione i beni mobili e immobili, gli articoli e le merci (ad esempio, le scorte) in termini di quantità nell’ambito del processo di inventario, è necessario effettuare un inventario fisico. In questa procedura, le scorte vengono quantificate mediante pesatura, misurazione o conteggio e registrate in un elenco d’inventario.

    Nel caso di un inventario contabile, la registrazione viene effettuata sulla base delle registrazioni e dei valori contabili alla rispettiva data di chiusura. L’inventario contabile viene effettuato, ad esempio, per i depositi bancari, i crediti e i debiti.

    L’operazione di inventario è un processo fondamentale per evitare errori, risparmiare denaro suggli sprechi e mantenere una gestione stock ottimizzata. In questo sono utilissimi i moderni software gestione magazzino, programmi che ti permettono di automatizzare e tenere sotto controllo tutti i processi di inventario di magazzino.

    Quali tipi di inventario esistono?

    Inventario annuale

    Nel caso di un inventario annuale, l’inventario viene effettuato in una data specifica. Di solito si tratta della data di bilancio o chiusura d’esercizio cioè il 31 dicembre o i primi di Gennaio. A questa data, tutte le scorte dell’azienda devono essere registrate in termini di quantità e valore, contando fisicamente, pesando, misurando o, se necessario, stimando.

    Inventario tempestivo alla data di chiusura

    Questo tipo di inventario è una forma speciale di inventario annuale in cui l’ufficio fiscale competente concede all’azienda un margine di tempo di 10 giorni (intorno alla data dell’inventario). Ciò consente alle aziende di effettuare l’inventario in modo più flessibile, ma devono documentare esattamente ogni variazione dell’inventario (aggiunte e cessioni). L’aggiornamento o il ricalcolo in termini di valore devono essere chiaramente garantiti da ricevute e altre registrazioni per poter determinare con precisione l’inventario e il suo valore.

    Inventario permanente (o in tempo reale)

    Le aziende che gestiscono le scorte in magazzino con un sistema di gestione elettronica delle merci o di gestione del magazzino possono effettuare un inventario permanente, in quanto hanno una panoramica sempre aggiornata delle quantità. A tal fine, tutte le aggiunte e le cessioni dell’esercizio in corso devono essere completamente registrate nel sistema. Inoltre, tutte le scorte devono essere registrate fisicamente una volta all’anno per determinare gli scostamenti tra l’obiettivo e le scorte effettive. In questo modo, l’inventario effettivo può essere esteso a diversi mesi per ridurre al minimo l’impatto sul processo operativo aziendale.

    Inventario a rotazione

    Le grandi aziende che hanno uno stock di merci molto ampio possono effettuare un campionamento dell’inventario. Si tratta quindi di dividere in più parti i beni da inventariare. È ottimo se pochi beni di alto valore (beni A) costituiscono gran parte del valore contabile nel bilancio e l’esatta registrazione fisica dei beni rimanenti rappresenta uno sforzo economicamente irragionevole. I beni A vengono registrati esattamente nel corso di un inventario fisico, tutti gli altri beni solo sulla base di campioni casuali.

    Inventario posticipato

    Le aziende che non possono effettuare uno dei tipi di inventario sopra citati, ad esempio a causa di scorte stagionali elevate a cavallo dell’anno, possono rimandare l’inventario a un’altra data, consultando l’ufficio delle imposte. In ogni caso, è necessario garantire che alla data di chiusura del bilancio venga effettuato un corretto aggiornamento o ricalcolo del valore e della quantità.

    Quali sono le procedure di inventario?

    A seconda del tipo di articoli da inventariare, si possono distinguere tre diverse procedure di inventario. Di seguito è riportata una panoramica di queste procedure di inventario:

    • Inventario fisico
    • libro inventario (contabile)
    • Inventario dei beni

    Inventario fisico

    L’inventario fisico è certamente il metodo di inventario più conosciuto. In questo caso, l’inventario fisico dei beni viene effettuato contando, pesando o misurando. Se un inventario esatto non può essere fatto con questi tre metodi o non è ragionevole per motivi economici, è consentita anche una stima con successiva valutazione. Un esempio di questo caso è rappresentato da uno deposito di sabbia situato sotto forma di un grande cumulo nei locali dell’azienda.

    Libro inventario (o contabile)

    L’inventario contabile viene utilizzato per registrare le attività immateriali e i debiti di un’azienda. Esempi classici sono i saldi bancari, le disponibilità di cassa e le passività verso i fornitori. I dati necessari per questa procedura di inventario sono forniti dalla contabilità finanziaria – tra l’altro sotto forma di fatture, ricevute, elenchi di saldi ed estratti conto bancari.

    Inventario dei beni

    Questa procedura di inventario fa parte della contabilità dei beni. Serve a sostituire l’inventario fisico delle immobilizzazioni mobili come veicoli, macchine e mobili d’ufficio. Come parte dell’inventario delle immobilizzazioni, le aziende creano un registro delle immobilizzazioni. Ogni immobilizzazione è conservata all’interno di questo inventario come una cosiddetta scheda di immobilizzazione. La scheda contiene le seguenti informazioni:

    • Designazione esatta dell’articolo
    • Data di acquisizione o di fabbricazione
    • Importo dei costi di acquisizione o di produzione
    • Importo dell’ammortamento annuale
    • Vita utile
    • Valore di bilancio alla data di bilancio
    • Data di smaltimento
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      About weclapp
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      Ertan Özdil Autore
      L'autore di questo articolo è , CEO, fondatore e partner di weclapp, soluzione ERP in cloud.

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